martedì 27 ottobre 2015

Nessuna obiezione, vostro onore!

La giornata di Venerdì 23 merita qualche considerazione in più.
A partire dal tribunale!
Controllo passaporti all'ingresso, lasci i documenti e il cellulare in portineria (anche in Italia si lascia il cellulare in portineria??), passi sotto il metal detector e attraverso un tornello stile supermercato o autogrill. Inutile dire che ci squadrano da capo a piedi, almeno fino a quando non leggono un piccolo bigliettino, inserito all'interno del passaporto dal controllo fatto all'aeroporto, dove abbiamo dichiarato come scopo dell'ingresso nel paese l'adozione.

La mia idea di sentenza sino all'altro giorno era questa...

Tutto fila liscio, entriamo in una delle tante stanzette adibite ad aula di tribunale dove 4 persone si alternano nel tentativo di risolvere un problema al computer preposto alla video registrazione dell'udienza. Niente da fare, cambiamo stanza... tanto per non farci pesare la tensione!
Siamo pronti, in piedi, entra la corte.
Si contano i presenti: i coniugi italiani, la traduttrice, il direttore dell'orfanotrofio, la rappresentante dell'ente (ricordate? Caterina, quella che mostrandoci 4 dita ci dice che da Astana a Petropavlosk ci vorranno 6 ore di Treno), il nostro legale, l'assistente sociale, il procuratore, la segretaria e il giudice anzi, la giudice: l'aspetto è "curioso", a metà tra una talpa e un batrace!

Tutti già sanno tutto di noi, sanno anche che abbiamo un papero di peluche sul divano e un cagnolino appollaiato sulla tv, che abbiamo una cucina blu, che non ci droghiamo, non beviamo, non abbiamo la tubercolosi, non abbiamo la lebbra, non abbiamo malattie veneree, siamo maschio e femmina (è pur sempre un paese ex CCCP), abbiamo una casa sufficientemente grande per accogliere un bambino (25 mq di cameretta, in orfanotrofio ce ne mettono 5)... tutti tranne il procuratore che è l'unico che potrebbe obiettare qualcosa.
Il giudice apre l'udienza presentando la composizione del tribunale e ci legge i nostri diritti, no, non quelli tipo film poliziesco americano: haiildirittodinonparlaremaselofaisappichequellochediraipotràessereusatocontrodite... ma ci ricorda che possiamo ricusare la corte (sulla base di cosa poi potremmo farlo non lo so, visto che li vediamo per la prima volta). Ovviamente Luda traduce.

Inizia Paolo con una “dichiarazione spontanea” (sbirciando dal foglio che ci hanno fornito con un bozza del copione"):
Vostro onore...
Tutte le domande che seguono battono sullo stesso argomento: Vi rendete conto che la vostra vita non sarà più la stessa? Ma chi ve lo fa fare? Il sabato non potrete rimanere più a letto sino a tarda ora... Qualunque cosa vogliate fare non sarete più solo voi due, ci saranno le sue esigenze da valutare sempre e comunque e non sarà una passeggiata...
...panico!!!
Queste cose ce le ripetiamo da tre anni, ma quando te le snocciola li un giudice come se fosse una maledizione, allora un po' vacilli... sopraggiungono pensieri “avventurosi”... c'è una finestra alla mia destra, semiaperta e l'altezza è poca, se sono abbastanza veloce, forse... un piccolo brivido lungo la schiena, spingo le mani in tasca, una piccola stellina di carta ritagliata da Vova per Mama...

OK, è il mio turno, anche io ho il copione da recitare: "Vostro onore sono molto d'accordo con mio marito!"

Lo so, lo so... è poco dignitosa come frase, e mai in vita mia avrei immaginato di dire una cosa del genere senza nemmeno un “ma” o un “però”. Ma ho ancora in mano la mia stellina, poi mi occuperò anche del papà!

Il giudice mi rivolge una sola considerazione: “Lo sai che adesso ti dovrai occupare di due figli, vero?
Bene, riconsidero il pensiero avventuroso...

8 commenti:

  1. Scappa Enza, scappaaaaaaaaaa!!!!! :-)))))))))))))))))))))))))))))))))))

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  2. Mi faccio forza e coraggio e mi ripeto che gli amici devono sostenere nel momento del bisogno.
    Ti sostengo. Sto per sostenerti. Ti sosterrò ... ok vado: "Non scappare, ma rassegnati. Ormai la frittata è fatta."
    Ti ho sostenuto bene, eh? ;-)

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  3. Grande la giudice!
    Comunque potevi rispondere che proprio per questo il piccolo avra' un ottimo compagno di giochi !!!
    un abbraccio

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  4. scappaaaaaaa, lascia il castango al freddo!

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  5. Peccato non ci sia stato in tribunale un disegnatore che faceva "live" i ritratti degli interrogati, così come avviene in altre parti del mondo.
    Avrei voluto vedere i vostri visi quando venivano tradotte per voi le frasi topiche della giudice. E così la faccia di Enza che mirava a pensieri avventurosi.
    Tuttavia un'avventura più avventurosa di questa non credo sia mai passata per vostra testa, la realtà a volte (spesso) supera l'immaginazione.
    Certo che se la giudice nella sua frase finale "Lo sai che adesso ti dovrai occupare di due figli, vero?" indicava anche gli occhiali rotti di Paolo (a proposito come li sistemaste?), le avresti creduto di più.
    Suppongo che l'incontro con il giudice corrisponda all'acme della tensione, ora che questo è stato raggiunto si può tornare nuovamente alle pure emozioni della quotidianità
    Attendiamo vostre !
    Mario
    Un abbraccio
    Mario


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    1. Mario, mi sono arreso: colle serie non ne ho trovate, una tipo "artiglio" non ha funzionato per niente, alla fine sono andato senza occhiali, ho firmato tutto quello che mi hanno messo sotto il naso... tanto... anche con gli occhiali avrei combinato ben poco: era tutto in russo!
      Spero solo di non aver acquistato qualcosa tipo "Storia universale dell'annaffiatoio dal medioevo ad oggi" in 106 pratici volumi....

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  6. Ma gli scan delle vignette di Barks, dal Kazakistan, come li fate? Vi siete portati la scorta? Vi siete programmati i post in anticipo? Avete complici al campo base Papersera a cui chiedere di mandare la tal vignetta di volta in volta? ;-)

    E le domande più importanti: Vova conosce Zio Paperone? Gli piace? Un fumetto Disney in kazako o in russo lo siete riusciti a pescare?

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    1. Tu sai meglio di me quanto internet possa essere prodiga di "doni" per chi li sa cercare! ;-)
      Qui fumetti Disney Zero! Secondo il mai troppo lodato Inducks uscivano fino al 2011, e nonostante tenti di esprimermi a gesti più o meno come un gorilla, anche con l'aiuto delle immagini sul tablet, gli "edicolanti" locali non sanno proprio di che parlo... tristezza! Mi sarebbe piaciuto un albo magari con una storia ciminiana in cirillico!

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